di DANILO CARUSO
Il ponte sul Platani in territorio di Castronovo di Sicilia denominato “ponte vecchio” fu costruito nel XVI secolo dal comune per evitare che nel periodo invernale ci fossero difficoltà a oltrepassarlo, che ostacolassero il trasporto di merci e il passaggio di viaggiatori: il guado del fiume avveniva dapprima all’altezza della Chiesa di san Pietro (sempre nella circoscrizione di Castronovo; vicino alla PA-AG).
Essendo rappresentanti dell’amministrazione civica il barone Antonio Gialongo e Giovanni Antonio Giordano l’incarico di erezione venne dato al costruttore Mariano de Tardo (proveniente da Caltabellotta) con un atto rogato il 26 aprile 1555 presso il notaio Filippo Lombardo.
Il ponte, costruito con pietre squadrate, fu fruibile nel 1570: il costo delle pietre era stato di 19 tarì alla canna (= m 2,5 circa).
Un rivestimento di calce fu applicato al ponte nell’estate del 1590: l’amministrazione di Castronovo nel 1589 tramite il barone Bernardo Bascone ne aveva ordinate 224 tonnellate a un venditore napoletano di nome Nicolò Rizzo.
Alla fine l’opera venne a costare 7800 onze (1 onza = 30 tarì), una somma – nel paragone temporale – quasi pari a quella richiesta per la realizzazione del palazzo comunale a Lercara Friddi a inizio ’900.
L’arcata del ponte, al di sotto della quale scorre il Platani, è a tutto sesto, mentre la struttura del passaggio è a schiena d’asino.