SACERDOTE E ASTRONOMO
di DANILO CARUSO
Ernesto Paci nacque a Lercara Friddi il 6 febbraio 1877, nella casa di famiglia che si trovava sul corso principale (allora Corso nazionale) all’altezza della traversa culminante con la scomparsa Chiesa del rosario.
Suo padre Francesco Paci (un farmacista coniugato con Vincenza Nicosia) era fratello di Giacomo Paci, arciprete a Lercara (periodo 1871-1904): schierati con il partito locale dei Nicolosi, entrambi i fratelli furono esponenti dell’amministrazione comunale, il primo come consigliere e il secondo come assessore.
Suo padre Francesco Paci (un farmacista coniugato con Vincenza Nicosia) era fratello di Giacomo Paci, arciprete a Lercara (periodo 1871-1904): schierati con il partito locale dei Nicolosi, entrambi i fratelli furono esponenti dell’amministrazione comunale, il primo come consigliere e il secondo come assessore.
Fu lo zio a
battezzare il nipote il 13 febbraio 1877 (padrini Giuseppe Scarlata e Giuseppa
Sartorio). Entrò nel seminario
di Palermo, e raggiunta la dignità sacerdotale, proseguì gli studi
all’università nel capoluogo regionale conseguendo la laurea in matematica nel
1905.
Coltivò
contemporaneamente l’approfondimento dell’astronomia: dal 1905 sino al 1913
rimase nell’osservatorio astronomico palermitano con l’incarico di assistente
straordinario, poi passò in quello catanese (1913-21) col compito di assistente
ordinario.
A Catania ottenne la
libera docenza, e fu anche direttore pro tempore dell’osservatorio nel 1919 in
seguito alla scomparsa di Annibale Riccò direttore in carica.
Intraprese
successivamente l’attività d’insegnamento di matematica e fisica in istituti
scolastici di Palermo (tra cui il seminario) e di Catania.
Durante gli anni
della prima guerra mondiale si concentrò sull’analisi di una stella da lui scoperta
a cui diede il nome di Stella pacis (nome che rievocava il titolo della Madonna Regina
pacis).
A Lercara ritornava
durante l’estate in vacanza.
L’arcivescovo di
Palermo cardinale Lavitrano lo annoverò nel capitolo metropolitano.
Si spense il 9
gennaio 1937 a Palermo, dove furono celebrate le sue esequie e fu sepolto.