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martedì 5 aprile 2011

PIAZZA DUOMO A LERCARA FRIDDI

di DANILO CARUSO

La piazza del Duomo ha rappresentato a Lercara l’epicentro di sviluppo territoriale che la signoria degli Scammacca subentrando alle intenzioni urbanistiche di Baldassare Gomez de Amezcua, e, prima di lui, di Leonello Lercaro, diede al paese nel ’600 e agli inizi del ’700.
Originariamente in terra battuta, fu pavimentata con l’introduzione di due aree di marciapiede lastricate con pietre provenienti dalla vicina cava di San Luca a fine ’800 per opera delle amministrazioni dei Sartorio Scarlata.
Il monumento al re d’Italia Umberto I di Savoia, realizzato dal Palermitano Domenico De Lisi (1870-1946), vi fu posto per iniziativa di un comitato di cittadini, essendo sindaco Alfonso Giordano, il 31 marzo 1903 e inaugurato il 18 agosto alla presenza di molte autorità, tra cui l’onorevole Camillo Finocchiaro Aprile, e di diverse rappresentanze comunali.
Intorno alla seconda metà degli anni ’30 un palchetto di cemento per esibizioni artistiche fu costruito nel perimetro di marciapiede antistante alla Chiesa Madre: venne demolito subito dopo la fine dell’ultima guerra mondiale.
Il 26 gennaio 1937 la piazza Duomo fu per determinazione del podestà Luigi Nicolosi, considerata soprattutto la presenza del busto del monarca sabaudo, intitolata a Umberto I nel contesto della riforma toponomastica celebrativa della vittoria nella seconda guerra d’Abissinia (1935-36): la ex piazza Umberto I (già Malusardi) fu rinominata Piazza dell’impero. Con la scomparsa del fascismo (l’Opera nazionale dopolavoro ebbe sede negli attuali locali della Banca di Credito Cooperativo) ritornarono i toponimi precedenti.
Durante la seconda guerra mondiale il monumento del re fu privato a causa del fabbisogno bellico di metalli della sua recinzione (reimpiantata nel ’61 e tolta nuovamente nel 2010).
L’onorevole Gioacchino Germanà, da assessore regionale all’agricoltura (’51-’54), promosse l’impianto nella piazza di una cornice di alberi.
Nel 1972 l’amministrazione comunale presieduta dal socialista Vincenzo Fontanazza fece smantellare la pavimentazione ottocentesca e la fece sostituire con mattonelle di una tonalità rossa: del lavoro originario rimangono solamente due lampioni (opera della ditta di costruttori palermitani Ciccarelli e figli) di fronte al prospetto della Matrice.
Nel 2007 con un rifacimento è stata riportata la zona pedonale più o meno allo status quo e aggiunta una nuova serie di lampioni.




Piazza Duomo: prima e dopo il 2007.




Il monumento a Umberto I: prima e dopo il 2010.